Chiuso il crowdfunding di Forno Brisa: raggiunti 1.200 milioni di euro
Già attivo il nuovo laboratorio, in zona Bolognina, dove i ragazzi lavorano in oltre 200mq circondati dai murales del Collettivo FX. Partita anche la progettazione della micro roastery.
1 settembre 2020
Generare valore per le persone, per il territorio e per la città: il Forno Brisa ha raccolto oltre un milione di euro in occasione della prima campagna di equity crowdfunding, lanciata lo scorso novembre sulla piattaforma Mamacrowd con la finalità di aprire le porte agli investitori che ne condividevano la visione e desideravano sostenerne lo sviluppo.
La campagna, che si doveva concludere con il mese di gennaio, è stata prorogata fino al 28 febbraio scorso: la grande partecipazione di pubblico e l’aver raggiunto velocemente gli obiettivi economici prefissati di 200.000,00 e 800.000,00 euro, hanno motivato i due fondatori ad estendere i termini per consentire a tutta la loro community di parteciparvi. Ora che il progetto di crowdfunding è stato ufficialmente chiuso a 1200 mln di euro, l’azienda conta 357 nuovi soci: si tratta della seconda più grande operazione finanziata su mamacrowd con il 633% di overfunded. Da una fascia di investimento minimo di 240 euro, le quote di partecipazione hanno raggiunto i 75000,00 euro.
“Finalmente il Forno Brisa è diventata una comunità a tutti gli effetti e molte persone che prima erano solo amiche, ora sono diventate ufficialmente socie. Come Davide Longoni, nostro maestro, Matteo Piffer, Elisabetta Foradori, Mateja Gravner, Stefano Papetti dell’azienda agricola De Fermo, Federico Orsi, Antonio di Corte Daibo, Daniele Reponi e molti altri.”
I primi investimenti sono già partiti: è stato inaugurato nel quartiere Bolognina il nuovo laboratorio, che introduce nella filiera artigianale l’utilizzo di tecnologie 4.0, ed è in fase di progettazione un programma di formazione amatoriale. È destinato ai clienti e presto sarà a loro disposizione negli store di Forno Brisa uno studio sul valore nutrizionale di tutti i prodotti in vendita. Confermato entro l’anno anche l’acquisto di una roastery.
I progetti che saranno realizzati nel 2020
- IL NUOVO LABORATORIO
A metà dicembre, nel quartiere Bolognina, è stato inaugurato un nuovo laboratorio di 220 mq dove lavorano attualmente 14 persone. Lo sviluppo sostenibile, nella visione del Forno Brisa, si è tradotto innanzitutto nel migliorare il benessere nel luogo di lavoro, fattore essenziale all’interno del processo di riqualificazione del mestiere del panettiere. Per questo, la prima azione della campagna di equity è stato il trasferimento della produzione in uno spazio più ampio e accogliente, con locali climatizzati. A tal proposito, i Brisa hanno affidato la decorazione di tutte le pareti interne al Collettivo Fx, che insieme a Kichi e Andrea Casciu sono gli autori di un progetto di street art che racconta l’importanza dei quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco, nel processo di panificazione. In fase di progettazione anche una mensa interna.
Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, invece, è stato introdotto un software per tracciare le performance e coordinare le comunicazioni fra i vari reparti, gestendo in modalità 4.0 l’intera filiera della produzione. “Questo non significa tradire l’artigianalità del nostro mestiere”, spiega Pasquale Polito, “Artigiano è colui che conosce la filiera: dall’agricoltura alla molitura, dalla pianificazione al pubblico. La tecnologia è alleata dell’artigiano, è collegata a un pensiero, è coadiuvante, non indipendente”.
- L’AULA CORSI
Entro l’anno sarà aperto uno spazio di ricerca e sviluppo, che sarà utilizzato anche come aula di formazione del personale giovane in entrata. Sono previste anche numerose lezioni per amatori. In questo luogo si terranno corsi per imparare le tecniche di panificazione domestica attraverso un percorso multilivello. Il programma è in fase di studio.
- LA MICRO ROASTERY
Brisa, da sempre attivo nel mondo degli speciality coffe, desidera continuare la sua attività di selezione e acquisto di piccoli cru. Con questo obiettivo, il progetto di crowdfunding prevede l’acquisto di una roastery, grazie alla quale sarà possibile tostare micro lotti di caffè verde di filiera e soddisfare il fabbisogno annuale degli store.